Con Raffaella Rumiati (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Trieste). Introduce: Michela Schillaci (Associazione Lympha). Modera: Domenica Bruni (Università degli Studi di Messina).
La crescente integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nei processi decisionali ha evidenziato la prevalenza di pregiudizi di genere all’interno dei sistemi di IA. Nel mio intervento esplorerò le cause e le conseguenze dei pregiudizi di genere nell’IA, concentrandomi sulla discriminazione data-driven che colpisce diversi settori, tra cui il reclutamento, l’assistenza sanitaria e le interazioni sociali. Attingendo a ricerche recenti e a spunti derivati dalle policies europee, esaminerò come i pregiudizi di genere nei dati e le scelte di progettazione degli algoritmi perpetuino la disuguaglianza. Per promuovere pratiche di IA eque ed etiche, si propone di includere set di dati equilibrati, strutture trasparenti e una rappresentanza inclusiva dei team, in linea con i valori di una società democratica.